Ne parlavamo tanto tanti anni fa (venerdì 14 dicembre 2007 cit. 883 – Con un Deca ) ed oggi è quasi realtà…
Tutti, o quasi, ad esaltare la nuova infrastruttura , S12 a melegnano, che, nata zoppa ed in ritardo, ha seguito le logiche che sono, IMHO, lontane da una mobilità sostenibile.
Da tempo sostengo che anche un’altra linea suburbana o cmq un aumento di frequenza, fino a lodi oppure tavazzano e almeno san zenone, sarebbe stata una scelta oculata e sostenibile.
Dico questo perchè un punto di interscambio gomma – ferro in quel di san zenone è possibile.
Perchè il bacino di utenza c’è, ed è compito dei vari politici e burocrati rendere un’opera pubblica utilizzabile ed utilizzata.
Facciamo i conti e mettiamo le bandierine (un’immagine vale più di mille parole):
Ci sono alcuni appunti da fare.
Il parcheggio di San Zenone, già pieno, è già stato oggetto di diatriba per i costi di gestione, anche se un organo superiore nonchè una maggiore integrazione potrebbe bypassare la questione.
Una ridefinizione “sensata” dei Bus comporterebbe un minor uso delle auto, quindi nessuna necessità di ampliamento.
Io la penso così, e non abito più a San Zenone.
Considerazioni:
- Vediamo se la città metropolitana “esiste” e serve a qualcosa
- Vediamo chi è “verde” veramente
- Vediamo che modello si vuole utilizzare (“alla Cazzo” o ponderato)